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Quanti diversi tipi di investitori esistono? Che differenza c'è tra un Round Seed e uno di Serie A? Qui troverai le risposte a queste ed altre domande sul funding per startup.

Tempo di lettura: 5 min

Quando si parla di startup uno dei luoghi comuni è raccogliere più fondi possibili.

In realtà, i soldi sono essenziali per sviluppare un’idea, ma vanno raccolti, nella misura giusta, soltanto se davvero servono per raggiungere gli obiettivi che abbiamo fissato.

Insomma, soprattutto nella fase iniziale, i soldi degli investitori non devono essere un’ossessione, meglio concentrarci sulla traction e sulla validazione del business model.

Questo anche perché le startup appena nate non vengono valutate a livello monetario come tutte le altre aziende, ma sulla base delle metriche acquisite e del potenziale di crescita. Soltanto dopo il primo investimento che riceveremo la valutazione finanziaria crescerà.

I round di finanziamento

Il funding prevede diversi round (fasi), ognuno dei quali serve a far crescere una startup e a passare ad un livello successivo.

Per ogni round il bisogno di fondi e il tipo di investitori sono differenti:

  • Pre-Seed Capital: ≤ 100k €
  • Seed Capital: 100k € – 2M €
  • Serie A-B Round: 2M € – 10M €
  • Serie C Round: > 10M €

Il pre-seed è ciò che a noi interessa in questo momento, essendo la fase in cui riceveremo il first money per far partire il nostro business.

In attesa di parlare con gli investors, è importantissimo capire quali sono le cose più importanti che vengono analizzate: metriche, team e prodotto (nulla di nuovo insomma!).

Ma dobbiamo fare attenzione! Non sempre i soldi che ci vengono proposti corrispondono al reale valore che abbiamo in mano e, per questo, occorre svolgere un’accurata valutazione pre-money e raisare il più possibile metriche e qualità del prototipo.

Diversi investitori, stesso obiettivo

Esistono diversi tipi di investitori a seconda delle risorse a disposizione e del settore di cui si occupano; starà a noi trovare quali sono quelli che fanno al caso nostro, ricordando sempre che tutti hanno lo stesso obiettivo: guadagnare.

Se non vogliamo quindi ricorrere al bootstrapping, autofinanziandoci o ricorrendo a risorse scarse a disposizione, dobbiamo assolutamente trovare i soldi che ci servono ricorrendo a tutti i canali possibili.

Vediamo quindi quali sono le diverse realtà che finanziano startup e le modalità per attrarre finanziamenti:

Business Angels

Singoli individui che investono personalmente in business che ritengono possano farli guadagnare. Spesso gli angels si radunano in gruppi per individuare le opportunità più remunerative.

Venture Capital

Si tratta di fondi che investono in startup il capitale accumulato da singoli investitori. Soltanto il 40% del portafoglio di una venture ha aspettative di alto successo!

Crowdfunding

Pratica per trovare fondi da un numero molto ampio di persone di ogni tipo! Solitamente avviene tramite web (es. Kickstarter).

Accelerators

Offrono, per un tempo compreso tra i 3 e i 6 mesi, mentoring, spazi e fondi, in cambio di una quota di azioni.

Incubators

Organizzazioni pubbliche o private specializzate per creare e supportare nuove startups o spin-off. Offrono spazi, competenze e risorse.

Un’altra occasione di funding in Italia è quella offerta dal Fondo di Garanzia, il quale offre ad aziende innovative, collaterali per l’80% dei debiti, fino ad un totale massimo di 2,5M €.

Ma la domanda ricorrente tra startupper è: come convinciamo qualcuno a finanziarci? Questo avviene nel fatidico pitch, uno speaking di max 10 min, nel quale proporre un’idea.

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